Articolo a cura del dr. Massimo Natale
L’Ortodonzia è quella branca dell’Odontoiatria che si occupa dell’allineamento dei denti.
Una definizione che fa sicuramente saltare sulla sedia gli amici ortodontisti. Perché è una definizione limitante, vista l’importanza e l’impatto estetico e funzionale di tale terapia sul cavo orale e, a valle, su tutto l’asse verticale dell’organismo.
Ma andiamo per ordine.
Esistono due grandi branche dell’Ortodonzia, a cui oggi se ne è aggiunta una terza:
- Ortodonzia fissa multibrackets
- Ortopedia dento facciale (mobile e fissa)
- Ortodonzia invisibile
Prima di qualunque terapia ortodontica o ortopedica, i piccoli pazienti del Centro Odontoiatrico dr. Massimo Natale vengono sottoposti a un rigido check-up ortodontico, caratterizzato da visita accurata, analisi dell’occlusione e delle parafunzioni, radiografia panoramica e teleradiografia latero-laterale del cranio, dalla quale si realizza un tracciato cefalometrico, indispensabile per la misurazione dei profili ossei e, quindi, per la più corretta diagnosi. Qualunque tipo di dispositivo da noi proposto, viene appositamente progettato per il nostro piccolo paziente in base alle evidenze desunte dal check-up sopra evidenziato.
ORTOPEDIA DENTOFACCIALE, mobile e fissa
Si intende con tale conio quella branca della specializzazione ortodontica che si occupa delle problematiche funzionali e ortopediche dei pazienti.
In genere, tale branca interviene nella fascia di età che precede l’apparecchio ortodontico fisso, ossia durante la fase di crescita del paziente.
Nell’età compresa tra i 7 e gli 11 anni, infatti, è possibile intercettare problematiche scheletriche che possono essere risolte solo con apparecchi intercettivi, fissi o mobili.
Morso incrociato laterale: in genere è indicativo di un palato stretto, frequente nei bambini respiratori orali. Si risolve con un Espansore rapido del palato (REP) fisso, che oltre a riorganizzare correttamente la chiusura trasversale dei denti, migliora anche la respirazione dei bambini e ne riduce le apnee notturne.
Morso incrociato anteriore: in genere è indicativo di una terza classe scheletrica, una condizione anatomica caratterizzata da un eccessivo accrescimento della mandibola. Si risolve con un apparecchio mobile (Frankel di terza) o con una trazione mobile (Delaire) applicata a una ferula fissata ai denti del paziente.
Morsi aperti e altre situazioni di mal occlusione: di volta in volta, lo specialista in ortodonzia deciderà l’apparecchio migliore, che potrà essere un Frankel o una placca di svincolo o altra tipologia di apparecchio. E’ previsto anche l’invio del paziente presso ulteriori specialisti (logopedista) che potranno aiutarci a risolvere problematiche ancestrali, quali la suzione del pollice o la deglutizione atipica.
La risoluzione delle problematiche occlusali, consentiranno al piccolo paziente di completare la permuta dei denti in una condizione di equilibrio occlusale e scheletrico, al punto che un’eventuale ulteriore ortodonzia fissa, sarà una semplice rifinitura estetica e funzionale dei risultati maggiori ottenuti con gli apparecchi fissi o mobili intercettivi.
In basso, un nostro piccolo paziente trattato precocemente (5 anni) con maschera di Delaire e Rep a causa di una terza classe scheletrica
Un altro nostro paziente, intercettato precocemente (9 anni) per un morso incrociato e grave affollamento, risolti prima con un trattamento Ortopedico (espansione rapida del palato) e successivamente con apparecchio DAMON senza alcuna estrazione